Per il 31% degli italiani il mattone rimane un buon investimento
Per gli italiani non esiste più l’investimento ideale e il “mattone” pur in risalita, non ha più l’appeal degli anni prima della crisi. Lo mette in evidenza la ricerca Acri/Ipsos. Dalle risposte al sondaggio emergono tre gruppi. Un 33% che ritiene che proprio non ci sia un’investimento ideale, un 31% che indica gli immobili e un 29% che predilige gli investimenti finanziari reputati più sicuri. Dalle risposte sull’immobiliare, tuttavia, si regista una crescita per il terzo anno di fila, al 31%. Percentuale comunque molto lontana dal picco del 2006 quando sette italiani su dieci indicavano il mattone come investimento ideale.
La ricerca Acri/Ipsos osserva poi come il numero di italiani propensi al risparmio rimane estremamente elevato: sono l’86% (nel 2016 l’88%). C’è tuttavia dalle risposte la constatazione di una riduzione dell’ansia di risparmiare rispetto all’inizio della crisi. L’espressione “Non vivo tranquillo se non risparmio” nel 2014 la sottoscrivevano il 46% degli italiani, l’anno dopo il 42% ed oggi solo il 37%, stessa percentuale del 2016.
Prevalgono coloro che ritengono sia bene fare dei risparmi senza troppe rinunce: (49%, -2 punti percentuali rispetto al 2016). Dopo quattro anni consecutivi di crescita, diminuisce la quota di italiani che affermano di essere riusciti a risparmiare negli ultimi dodici mesi: passano dal 40% del 2016 al 37% attuale, e aumentano coloro che consumano tutto il reddito (41%, erano il 34% nel 2016).
Fonte: www.ilsole24ore.com